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Feast of the Baptism of the Lord 1989

Pope St John Paul II's Homily at Holy Mass
+ administration of the Sacrament of Baptism in the Sistine Chapel
Sunday 8 January 1989 - in Italian

"Cari genitori, cari padrini e madrine! 
1. Oggi la liturgia ci fa commemorare il Battesimo di Gesù, un avvenimento importante nella vita del Signore, perché dà inizio alla sua missione pubblica.

La scena riportata dal Vangelo di Luca è ricca di significati e di insegnamenti.

Vediamo prima di tutto Gesù, che si inserisce nella folla degli umili penitenti, per ricevere anche lui il battesimo da Giovanni Battista: il rito di immersione nelle acque del fiume Giordano era un simbolo di purificazione interiore, ed anche un gesto di adesione al messaggio del precursore. Il Messia, preannunziato ed atteso, è nato da un popolo ben noto e chiaramente presente nella storia: il popolo eletto, del quale accoglie la dottrina religiosa, portandola alla pienezza della Rivelazione. Nel Battesimo, poi, si manifesta in modo mirabile la divinità di Gesù quando, come narra il Vangelo, ricevuto anche lui il battesimo, mentre stava in preghiera “il cielo si apri e scese su di lui lo Spirito Santo in apparenza corporea, come di colomba, e vi fu una voce dal ciclo: «Tu sei il mio Figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto»” (Lc 3, 21-22). Questa realtà è essenziale per la nostra fede: noi crediamo in Gesù Cristo e realizziamo i suoi comandi perché è il Verbo incarnato. La sua divinità, a cui aderiamo con tutta la nostra fede, dà pieno significato alla nostra vita cristiana.

Infine, appare anche evidente la missione redentrice di Cristo. Afferma infatti il Battista: “Io vi battezzo con acqua; ma viene uno che è più forte di me . . . Costui vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco”. Dio si è fatto uomo in Cristo per redimerci dal peccato: Gesù infatti istituirà il suo proprio Battesimo, il cui contenuto sarà radicalmente cambiato, non essendo più soltanto un gesto simbolico, ma un’azione sacramentale, che distrugge il peccato inerente alla natura umana e dona la vita divina.

2. Oggi, noi siamo qui appunto per amministrare a questi bambini il Battesimo della fede cristiana.

Questo è innanzitutto un avvenimento fondamentale e trasformante, in cui si applicano all’uomo i meriti della Redenzione operata da Cristo con la Incarnazione e il sacrificio della Croce: il sacramento del Battesimo conferisce infatti la “grazia santificante”, che elimina il “peccato originale” e ridona la partecipazione alla stessa vita trinitaria di Dio; esso imprime inoltre un “carattere” indelebile, che è il primo stadio della partecipazione al sacerdozio di Cristo, e quindi una consacrazione radicale a Dio e un inserimento personale nel suo corpo mistico, che è la Chiesa.

Si tratta quindi di un evento decisivo e determinante nella vita di una persona perché le conferisce la vera dignità, l’autentica ricchezza, la sublime bellezza della partecipazione alla vita divina.

3. Carissimi genitori, padrini e madrine! Voi siete e sarete i primi responsabili dell’educazione cristiana di questi bambini! Voi dovrete far loro capire progressivamente i valori soprannaturali del battesimo che ora ricevono! Siate felici di questa vostra missione e di questa vostra responsabilità!

Rivolgete per loro ogni giorno la vostra preghiera a Maria santissima, all’angelo custode, al santo protettore di cui portano il nome, affinché la fede e la grazia, simboleggiate dalla candela accesa e dalla veste bianca, li accompagnino per tutta la vita, e siano così testimoni sereni e coerenti dell’amore di Dio e della salvezza in Cristo."

Papa San Giovanni Paolo II's words at the Angelus
- in Italian & Spanish

"Carissimi fratelli e sorelle!

1. In questa domenica, che segue immediatamente la festa dell’Epifania, continua la riflessione sulla manifestazione del Signore. Infatti il Battesimo di Gesù sulle rive del Giordano, che oggi ricordiamo nella liturgia, è una tappa decisiva nel cammino della sua manifestazione al mondo come Figlio di Dio. Gesù trascorre circa trent’anni nel silenzio e nel nascondimento della casa di Nazaret, durante i quali si mostra uomo tra gli uomini fino a sottoporsi al battesimo penitenziale tra coloro che andavano dal Battista per riconoscere nel pentimento i loro peccati. Eppure, lui, il Cristo, era senza peccato!

2. Nel Battesimo Gesù inaugura una nuova fase della sua vita: viene presentato ufficialmente al mondo dal Padre come il Messia, come il Figlio di Dio: inaugura la vita pubblica e il ministero salvifico, che culminerà nella Passione, morte e Risurrezione.

A tali eventi si ricollega il Battesimo che egli stesso istituirà ed affiderà alla sua Chiesa per la rigenerazione dell’umanità (cf. Mt 28, 19). Il Battesimo cristiano, infatti, è un mistero di morte e di Risurrezione: l’immersione nell’acqua battesimale simboleggia ed attualizza la sepoltura di Gesù nella terra e la morte dell’uomo vecchio, mentre la riemersione significa la risurrezione di Cristo e la nascita dell’uomo nuovo.

L’apostolo Paolo ci parla appunto di una seconda nascita e di una ineffabile filiazione adottiva mediante il “lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito Santo” (Tt 3, 5) e, rivolgendosi a ciascun battezzato, non esita a pronunciare queste importanti parole: “Non sei più schiavo, ma figlio; e se figlio sei anche erede” (Gal 4, 7).

La conseguenza di questa rivelazione è nelle parole del Padre: “Ascoltatelo”. Dobbiamo ascoltare Gesù che ci parla ancor oggi, perché egli parla in nome di Dio, parla come Dio.

In questa ricorrenza, in cui ho avuto la gioia di amministrare il Battesimo a numerosi bambini, accogliendoli in tal modo nella comunità ecclesiale, siamo tutti invitati a prendere rinnovata coscienza degli impegni assunti per noi dai nostri genitori, padrini e madrine; a riaffermare la nostra fervida adesione a Cristo e la volontà di lotta contro il male, giacché nel ricevere quel sacramento della fede fummo “lavati, santificati e giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e nello Spirito del nostro Dio” (1 Cor 6, 11).

Maria santissima ci assista nel nostro cammino di coerenza cristiana.
"

After the Angelus:

"Rivolgo ora un saluto particolare al gruppo dei fedeli della parrocchia dei santi Pietro e Paolo apostoli di Santena, in diocesi di Torino, i quali ieri sera hanno preso parte alla recita del santo rosario.

Carissimi, il pellegrinaggio alle tombe dei prìncipi degli apostoli, patroni della vostra parrocchia, fortifichi sempre più la vostra fede e dia nuovo slancio alla vostra testimonianza cristiana.

Ricorre oggi la “Giornata del Seminario di Roma”, annualmente promossa dall’opera delle vocazioni sacerdotali della diocesi, allo scopo di richiamare l’attenzione dei fedeli sull’importanza fondamentale che, nella comunità ecclesiale, hanno la promozione delle vocazioni sacerdotali e la formazione dei futuri sacerdoti.

Invito i cari romani a conoscere sempre meglio la grande e bella realtà del loro seminario, che si articola nelle tre istituzioni del “Seminario Maggiore al Laterano” e dell’“Almo Collegio Capranica”, per gli studi filosofici e teologici, e del “Seminario Minore” al viale Vaticano, per gli studi medi e liceali. Vi invito soprattutto, cari fratelli e sorelle, a pregare il Signore e la Vergine santa, regina degli apostoli, per questo nobilissimo scopo delle vocazioni sacerdotali della nostra diocesi, e a compiere in questa giornata un gesto, anche piccolo, in conformità alle possibilità di ciascuno, che sia testimonianza del vostro fattivo interesse per questa grande causa ecclesiale.

Ai giovani in particolare, voglio ricordare le parole di Gesù: “La messe è molta, ma gli operai sono pochi” (Mt 9,37). Se il Signore parla e chiama, occorre ascoltare la sua voce e seguirla. Prego perché numerosi giovani sappiano aprire al Signore le porte del cuore e farsi strumenti del suo amore."

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